domenica 28 febbraio 2010

DESTRA IN MOVIMENTO CULTURA E POLITICA SOSTIENE IL CANDIDATO ALLE REGIONALI DAVIDE BENDINELLI


Regione, parte la corsa per il dopo Galan ELEZIONI. Il 28 e 29 marzo si vota per il rinnovo di Consiglio e Giunta del Veneto. Depositate le liste. Otto i candidati presidenti
Pdl e Lega con Zaia; Bortolussi (Pd); De Poli (Udc) e poi Panto, Polo, Caratossidis, Borrelli e Palmerini

A Il tavolo per la presentazione di liste e simboli in tribunale MARCHIORIMeno trenta giorni. Il 28 e 29 marzo si vota per decidere il governo della Regione dal 2010 al 2015, il dopo Giancarlo Galan, il forzitalista presidente per 15 anni che ora andrà a fare il ministro nel governo Berlusconi. Dal Monte Baldo alla Laguna di Venezia il passo non è breve. Verona alla periferia dell'impero veneto, si è sempre detto, alludendo alla storica distanza che Verona avrebbe dall'ente Regione. Ma i veronesi candidati al Consiglio regionale provano ancora una volta a smentire la storia, puntando a Venezia. Dove, peraltro, nel quinquennio che sta per chiudersi, hanno avuto quattro assessori e sei consiglieri.
In pista per il governo del Veneto ci sono otto candidati alla presidenza e, nella provincia di Verona, 16 liste per il Consiglio presentate in Tribunale (vedi le pagine successive). Oggi proseguono le verifiche della documentazione. Domani verranno proclamate quelle ammesse alle urne. Ci sarà tempo per eventuali ricorsi, poi ci sarà il sorteggio per l'ordine delle liste sulle schede. Gli otto candidati alla presidenza della Regione sono per il centrodestra Luca Zaia, sostenuto da Lega Nord, Popolo della Libertà e Alleanza di centro. Per il centrosinistra è in pista Giuseppe Bortolussi, in corsa per Partito democratico, Italia dei Valori, Federazione della sinistra, Sel-Psi, Idea e Radicali (quest'ultima lista è stata depositata pur non avendo raggiunto le firme necessarie, come quella della Liga Veneto Autonomo che però non è stata depositata).
Il candidato di centro è invece Antonio De Poli, in corsa per Udc e Unione Nord Est. Si presenta anche Forza Nuova, con candidato presidente Paolo Caratossidis; quindi Gianluca Panto per il Partito nasional Veneto, Silvano Polo per I Veneti, David Borrelli per il Movimento cinque stelle beppegrillo.it e infine Loris Palmerini, per Venetie per l'autogoverno. Il Consiglio regionale è formato da 60 membri, di cui 48 eletti con il sistema proporzionale e 12 con quello maggioritario.
A Verona intanto gli schieramenti affilano le armi per la campagna elettorale. Venerdì sera, in fiera, ha fatto il pieno — oltre 2.000 presenti — il ministro Maurizio Sacconi, intervenuto alla presentazione del candidato del Pdl al Consiglio regionale Davide Bendinelli, sindaco di Garda. Il poker di candidati del Pdl scaligero con chance di essere eletti è formato poi da Giancarlo Conta e Raffaele Bazzoni, rispettivamente assessore e consigliere regionale uscenti, entrambi ex Forza Italia come Bendinelli, e dall'assessore regionale uscente Massimo Giorgetti, ex An, ricandidato, che spiega: «C'è un accordo politico fra Lega e Pdl sul fatto che i consiglieri regionali eletti che diventeranno assessori dovranno dimettersi dal Consiglio». In base al numero di futuri assessori veronesi del Pdl — potrebbe essere uno; oggi sono due — e a quelli della Lega — potenzialmente due; oggi uno — si vedrà chi scalerà in alto dalle singole liste provinciali.
Intanto, il candidato del centrosinistra Bortolussi, dopo il deposito delle liste nelle sette province del Veneto, lancia segnali di battaglia ai suoi concorrenti: «C'è il futuro del Veneto in ballo», dice, «e chi non vuole un Veneto a guida leghista ha solo una scelta da fare.
Votare e far votare Giuseppe Bortolussi».
Enrico Giardini

Enrico Giardini

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