domenica 31 gennaio 2010

U.S.A.-NIENTE SANITA' A CHI NON PU0' PAGARE



Denuncia del New York Times: «Nessuno vuole pagare le lunghe degenze»
Stop degli Usa all'evacuazione dei feriti

L'allarme di un medico: «Almeno 100 dei miei pazienti qui non sopravviveranno per più di 24 o 48 ore»

(Afp)
PORT-AU-PRINCE - Gli Usa, secondo una denuncia del New York Times, hanno sospeso l'evacuazione dei feriti haitiani verso gli ospedali americani. È bastato che qualcuno chiedesse a chi tocca pagare per le cure perché il trasferimento delle vittime del sisma negli Stati Uniti venisse messo in stand-by. «Abbiamo temporaneamente sospeso i voli di evacuazione per i cittadini haitiani» ha detto il responsabile militare per i trasporti, capitano Kevin Aandahl, che ha assicurato «che resta la possibilità di riprendere i voli». «Sembra che alcuni stati non vogliano accettare pazienti haitiani che andrebbero incontro a lunghe degenze» ha aggiunto, «e senza una destinazione verso cui volare, noi non possiamo spostare nessuno». Secondo il New York Times, i voli si sono interrotti dopo che il governatore della Florida, Charlie Crist, ha chiesto a Washington di accollarsi parte delle spese per curare i feriti con lesioni spinali e ustioni. Gli ospedali della Florida hanno preso in cura più di 500 vittime del terremoto e tra questi un neonato estratto dalle macerie con una frattura al cranio.

«100 DEI MIEI PAZIENTI MORIRANNO» - Il medico Barth Green, dell'Università di Miami, impegnato in prima linea ad Haiti, ha subito lanciato l'allarme: «100 tra i feriti che abbiamo in cura non possono sopravvivere più di un giorno o due se non saranno trasferiti negli Usa. Molti sono bambini che hanno bisogno di cure e interventi chirurgici che qui non sono possibili».

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