mercoledì 30 novembre 2011

IL “MERLO” DI REPUBBLICA, VERGOGNA D’ITALIA


Sconcerto!
Ecco il sentimento che mi ha provocato il video editoriale del signor Merlo, pubblicato (e, ahimè, ancora presente) sul sito del quotidiano la Repubblica.
Ma che Paese è questo? Che Paese è quello in cui uomini che dovrebbero detenere il primato della cultura, e quindi dell’onestà intellettuale (le due cose non sono scindibili!), si permettono di ”scattare due fotografie” su altrettante tragedie immani, quella di Genova e quella di Messina, per “incorniciarle” dentro obbrobriose differenziazioni? Come se morire a Messina fosse un destino e morire a Genova una tragedia.
Ma che cosa sta diventando questo Paese?
Lo scenario di stupidi steccati divisori?
Un enorme stadio con due curve contrapposte, pronte a darsele di santa ragione prima e dopo la partita?
O forse solo una piazza grande, in cui il vociare di certe firme eminenti,che azzardano teorie e parole in libertà, si mescola e sovrasta la sobrietà dell’onestà, della civiltà, della decenza?
Ma questa volta è proprio necessario che la decenza abbandoni la sobrietà e si scateni contro quel vociare indistinto, che oggi ha il nome e il viso di Merlo.
Questa volta siamo noi ad urlare in faccia a Merlo tutto lo sconcerto di un popolo, quello siciliano, che non può e non deve sottostare a certe logiche d’indecenza, specie quando già si trova a dover piangere morti e sfollati.
Con la speranza non che il signor Merlo ritratti (perchè questo è anche un Paese in cui è troppo difficile chiedere scusa), ma che Repubblica dia prova di civiltà rimuovendo quel video assurdo, che è sì una fotografia, ma una fotografia, nitida e in bianco e nero, di un Paese diviso.
Da una parte i bianchi, dall’altra i neri, proprio come in una partita a scacchi, dove non ci sono, non possono esserci vincitori e vinti, dove a perdere è solo la nostra credibilità.
Ad ogni modo, Merlo e simili lo sappiano: il Sud è stanco di fare la parte del pedone!

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