lunedì 17 gennaio 2011

Oriana Fallaci e la Cultura Islamica




"Masochisti, sì, masochisti. E a tal proposito, vogliamo farlo questo discorso su ciò che chiami Contrasto-fra-le-Due-Culture? Bè, se vuoi proprio saperlo, a me dà fastidio perfino parlare di due culture: metterle sullo stesso piano come se fossero due realtà parallele, di uguale peso e di uguale misura. Perchè dietro alla nostra civiltà c'è Omero, c'è Socrate, c'è Platone, c'è Aristotele, c'è Fidia, perdio. C'è l'antica Grecia col suo Partenone, la sua scultura, la sua architettura, la sua poesia, la sua filosofia, la sua scoperta della democrazia. C'è l'antica Roma con la sua grandezza, il suo concetto della Legge, la sua letteratura, i suoi palazzi, le sue strade. C'è un rivoluzionario, quel Cristo morto in croce, che ci ha insegnato il concetto dell'amore e della giustizia. (...) C'è Leonardo da Vinci, c'è Michelangelo, c'è Raffaello. C'è la musica di Bach e di Beeethoven, su su fino a Rossini e Donizetti and Company. (...) Copernico, Galileo, Newton, Darwin, Pasteur, Einstein. (...) E se anche tutto questo fosse roba da buttar via, ma non mi sembra proprio, dimmi: dietro l'altra cultura, la cultura dei barbuti con la sottana e il turbante, che c'è?" Oriana Fallaci, La Rabbia e L'Orgoglio.

1 commento:

  1. Credo di avere tutti quasi tutti i libri di Oriana Fallaci. Era una donna con una gran testa e senza la minima paura di dire ciò che pensava, a costo di risultare scomoda un po per tutti. Questa sua caratteristica era ciò che la distingueva da benpensanti e moralisti di ambo le parti. Una persona come la Fallaci o la si ama o la si odia. Personalmente non sono d'accordo con tutto quello che diceva, ovviamente ogniuno ha le sue idee, ma l'ho stimata e la stimo tutt'ora come scrittrice ma soprattutto come persona capace di urlare in faccia a tutti ciò che non le andava a genio, ma sempre in modo educato e soprattutto con la capacità di argomentare il suo pensiero.
    Peccato che il nostro paese non l'abbia apprezzata e che lei abbia preferito vivere e sentirsi più americana che italiana: grossa perdita per noi!

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