lunedì 24 ottobre 2011

Tutti gli scandali della Sanitaservice, la nuova creatura di Vendola


Inserito da Riccardo Ghezzi


Strano concetto di lotta alla precarietà, quello del presidente della regione Puglia Nichi Vendola. Ora sappiamo cosa si nasconde dietro le promesse di “stabilizzazioni” ed “internalizzazioni” sbandierate in campagna elettorale: fumo negli occhi, che però costa caro alle casse della Regione. Bocciate dalla Corte Costituzionale le leggi spot che aggiravano grossolanamente l’obbligatorietà di pubblici concorsi per pubbliche assunzioni, come già avevamo scritto qui ; sostituite aziende private con aziende altrettanto private, pur se a capitale pubblico, che in realtà non agevolano i precari in quanto i dipendenti di cooperative di servizio convenzionate con la Regione sono già garantiti dalla “clausola sociale”, cosa resta? Non rimane altro che constatare come il meccanismo vendoliano altro non faccia che agevolare gestioni partitiche. Ecco il reale obiettivo.
L’esempio della Sanitaservice, società in house della Asl, è lampante: della Sanitaservice di Brindisi avevamo già trattato in questo articolo, ma le assunzioni di raccomandati e figli di sindacalisti rappresentano solo una goccia nell’oceano Sanitaservice, vero e proprio Bengodi vendoliano.
A Foggia la società gestisce anche il Servizio 118, ma è priva di ambulanze: le affitta dagli affidatari, suoi predecessori. In compenso l’Amministratore delegato, Antonio Di Biase, è dotato di un appariscente Suv da 43 mila euro. I presunti e sbandierati risparmi che dovrebbero derivare dall’utilizzo di personale e strutture della Asl sottratti ad altri compiti (con spese e disagi conseguenti), sono vanificati dai costi non indifferenti della struttura, compreso il lauto compenso di 97.000 euro elargito al sopra citato Antonio Di Biase. Il quale è stato persino denunciato dalla Digos per aver capeggiato una spedizione squadrista all’interno della redazione del quotidiano “L’Attacco”, picchiando il giornalista Michele Iula che aveva pubblicato articoli ritenuti sgraditi proprio sul tema Sanitaservice. Solo qualche giornale locale ne ha parlato. E ai primi di settembre, ancora la Digos ha disposto il sequestro dell’auto BMW modello X3 di proprietà della Sanitaservice ma usata esclusivamente dallo stesso Di Biase. “Peculato d’uso continuato” è il reato a carico del manager ipotizzato dalla Digos, diretta dal vice questore aggiunto Antonio Caricato. In effetti le indagini avrebbero accertato l’utilizzo del veicolo principalmente per impieghi strettamente personali, “estranei a finalità di servizio”, come matrimoni, viaggi di piacere, shopping. Anche fuori dalla provincia di Foggia. Persino a Milano. In questi viaggi, Di Biase avrebbe portato con sé “familiari estranei alla Sanitaservice”.
Non ci sono solo denunce, pure arresti: è il caso di Vincenzo Nuzziello, imprenditore nonché fratello di una consigliera regionale candidatasi nella lista personale di Vendola, Anna Nuzziello. Finito in manette perché presunto promotore-beneficiario di acquisti di forniture troppo costose per la Asl. Un vizio, a Foggia: il precedente direttore generale della Asl locale, Donato Troiano, nel 2009 è stato condannato in primo grado ad 1 anno e 2 mesi di reclusione per tentato abuso d’ufficio. Pare che, assieme a due funzionari, abbia falsato la graduatoria di un concorso per logopedisti per favorire due candidate, tra cui la moglie dell’onorevole Michele Bordo, ultimo segretario regionale dei Ds ed attuale deputato Pd. Non c’è però ancora una condanna definitiva.
Il manager della Sanitaservice di Bari, invece, Massimo Novelli, è stato trovato morto lo scorso 25 agosto in circostanze poco chiare, tant’è che la Procura di Taranto ha addirittura disposto la riesumazione della salma per fare chiarezza. Il corpo è stato trovato nei pressi di Martina Franca, lontano sia da casa sua (il Salento), sia dal luogo di lavoro (Bari). Appena quarantenne, padre di due gemelli, si sarebbe suicidato ingerendo acido cloridricico, perché “era terrorizzato”. Ma da cosa? Non si sa.
Insomma, un eterno “magna magna” in cui l’intero apparato del centro-sinistra pugliese sguazza. E se i giornalisti ne parlano, vengono picchiati. Come Michele Iula.
Niente male per la Sanitaservice, una società che nell’ultima campagna elettorale s’è fatta notare per aver organizzato un pranzo con i candidati Vendola ed Arcangelo Sannicandro, quest’ultimo ex capogruppo alla Regione di Rifondazione Comunista prima e di Sinistra e Libertà poi, attualmente presidente della Commissione Bilancio. Una cena gratuita? Nient’affatto, il costo (30 euro a capo) è stato scaricato direttamente sulle già misere buste paga dei poveri dipendenti.

"Grazie a Dio non sono comunista"

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