giovedì 7 ottobre 2010

Gelmini: «Inaccettabili le parole di Moffa, nelle università non si insegni l'odio»




Il ministro dell'Istruzione attacca le lezioni negazioniste del professore dell'Università di Teramo

MILANO - «Le parole pronunciate sono inaccettabili, offendono profondamente la memoria degli ebrei morti nelle camere a gas. Non è possibile che nelle università italiane insegnino professori che seminano odio». Così il ministro dell'Istruzione, Mariastella Gelmini, in una dichiarazione al Tg5, ha commentato la lezione sul revisionismo e la negazione della Shoah tenuta dal professor Claudio Moffa, ordinario di Scienze Politiche all'Università di Teramo.

LA TESI NEGAZIONISTA - «Non c'è alcun documento di Hitler che dicesse di sterminare tutti gli ebrei» ha detto Moffa, lo stesso docente. Ed è subito polemica, come nel 2007, quando Moffa invitò all'università, nell'ambito dello stesso master, lo storico negazionista francese Robert Faurisson per un incontro con gli studenti, che non si svolse per la decisione dell'ateneo di chiudere il Campus per motivi di ordine pubblico. Anche oggi le posizioni negazioniste del docente scatenano la reazione del mondo politico. «Qui non c'entra niente la libertà di espressione - spiega l'ex ministro dell'Università Fabio Mussi - c'entra l'odio razziale e l'apologia del nazismo che fino a prova contraria sono reati». Sempre al ministro Gelmini si rivolgono i senatori del Pdl Ombretta Colli, e dell'Idv Alfondo Mascitelli, che chiedono di intervenire al più presto per rimuovere il professore.

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