mercoledì 23 settembre 2009

ESISTIAMO O NON ESISTIAMO, BOHHH

mercoledì 23 settembre 2009
REGIONALI 2010: LA DESTRA CHE FA?
E' di poco fa la notizia che il PDL e l'UDC hanno quasi raggiunto un accordo per le prossime elezioni regionali. Di questo non possiamo che essere contenti. Sarebbe ora che, con un grande fronte che non si riconosce nell'attuale maggioranza, anche la Toscana passasse nelle mani del centro-destra dopo la disastrosa Giunta Martini. Ma la domanda che mi sorge spontanea è: perchè l'UDC viene cercato e La Destra no? Semplice. Perchè in Toscana quasi non esistiamo. A livello regionale non c'è una classe dirigente eletta da qualcuno, che abbia portato risultati, che sia stata legittimata da un voto congressuale. Quasi nessuno dei dirigenti che "dirige" il partito in Toscana si è messo in discussione sul "campo", misurandosi in competizioni elettorali. Ai coordinamenti regionali, quasi non va più nessuno. Qualcuno che "dirige" il partito nemmeno conosce il territorio che "dirige". E meno male che in tutta la Toscana, la situazione non è quella che ho descritto. Infatti ci sono state province dove, nelle scorse campagne elettorali, La Destra un accordo con le altre forze del centro-destra (al primo o al secondo turno) lo ha trovato, siamo stati cercati, ci è stata data una legittimità politica molto importante. I risultati, in queste province, si sono visti. Parlando della mia provincia, Arezzo, i risultati sono stati più che lusinghieri, e grazie al nostro determinante contributo, per la prima volta dopo 60 anni, siamo giunti al ballottaggio. Siamo tra le prime 10 province d'Italia per numero di voti presi e per le percentuali. Pensavamo che simili risultati sarebbero stati apprezzati, che la nostra esperienza politica, insieme a tutte quelle province della Toscana e d'Italia che hanno dimostrato sul campo, di avere numeri, uomini e strategia politica, avrebbero potuto dire la loro negli organi dirigenziali regionali e nazionali del nostro partito. Invece niente. Eppure il nostro partito di queste cose, ha drammaticamente bisogno. Non si può continuare a dire che siamo determinati in tanti parti d'Italia a 8 mesi dalle elezioni e poi, quando si aprono le urne, si scopre il "magro" bottino che abbiamo conseguito. Se non c'è strategia politica e organizzativa, se non ci presentiamo all'opinione pubblica come un partito nuovo con valori autenticamente di destra, se non siamo presenti nei grandi network, telegiornali, quotidiani e canali televisivi nazionali, se non riusciamo a essere presenti fisicamente nei grandi drammi che la nostra società subisce quotidianamente, La Destra non verrà cercata da nessuno. Non possiamo prescindere dalle alleanze, ma se vuoi che qualcuno ti cerchi, devi essere appetibile. Noi non lo siamo. Per questo ho paura che anche stavolta finirà come le scorse volte. Serve uno scatto di reni, serve cambiare marcia. Per ora tutto questo non si avverte. Anzi, tutt'altro.. Sono stato in silenzio nei mesi scorsi aspettando una svolta che non c'è stata. Ora è il momento di battere i pugni sul tavolo, addirittura di rovesciare il tavolo, se non vogliamo che La Destra si riduca a un circolo culturale per pochi intimi. Di destra, in Italia, c'è ancora tanto bisogno. Sta a noi decretarne il suo proseguimento.
CRISTIANO ROMANI
PRESIDENTE PROVINCIALE LA DESTRA AREZZO
www.ladestraarezzo.blogspot.com
cristiano.romani1@virgilio.it
Pubblicato da Cristiano Romani

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