mercoledì 15 agosto 2012

Nouriel Roubini: perfect storm, tempesta finanziaria, crisi finanziaria, crollo euro



La 'tempesta economica globale'. Banchieri avidi e sistema al collasso
Il rischio di un crollo sistemico è alle porte. L'economista Usa non
ha dubbi sull'imminente apocalisse finanziaria: le avvisaglie ci sono
tutte e sarà peggio della crisi del 2008. Ecco i motivi del collasso e
le possibili, ma remote, vie di uscita

Fonte: ANSAL'ECONOMISTA Chi è Nouriel Roubini
Docente ed economista statunitense, nato a Istanbul nel 1958 da
famiglia di ebrei iraniani. È professore di economia alla New York
University. Ha vissuto in Italia, soprattutto a Milano, dove si è
laureato alla Bocconi, conseguendo successivamente il dottorato ad
Harvard.
Ha ricoperto varie cariche al Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti
e svolto numerose consulenze per il Governo Usa in qualità di esperto
economico.
Roubini è noto per le sue previsioni di crisi finanziaria mondiale, in
particolare per aver previsto con precisione la crisi dei subprime del
2007. Attitudine che gli è valsa il nomignolo 'Dr. Doom' (dott.
Sventura).
leggi l'articolo Spread e antispread: cosa sono, come funzionano e
perché toccano le nostre tasche
Il differenziale tra Btp e bund tedeschi è il termometro del nostro
debito. Lo scudo anti-spread interviene quando la febbre sale troppo.
Dal suo funzionamento dipende l'arrivo di altre tasse e tagli per gli
italiani.


Crisi economica? Il peggio deve ancora arrivare. Nouriel Roubini l'ha
definita la "tempesta perfetta" e annuncia che sarà peggio della crisi
economica che ha investito i mercati nel 2008. Lo scenario tratteggiato
dall'autorevole esperto di economia internazionale nel corso di
un'intervista a Bloomberg Tv è dei più foschi e prevede per il 2013 il
collasso, difficilmente evitabile, dell'attuale sistema. L'analisi di
Roubini, è impietosa ma chiara. Ecco in sintesi il messaggio del
professore che si è guadagnato negli anni l'appellativo di dr. Doom,
dottor Catastrofe.

"Perfect storm", le cause del ciclone
Nouriel Roubini ha indicato quattro scenari che concorrono a creare la
"tempesta perfetta".

● Il ristagno dell'economia Usa.
● L'aggravarsi dei problemi del debito europei.
● La decelerazione delle economie emergenti, che registrano un forte
calo della crescita Principalmente la Cina, ma il deficit è esteso a
tutta l'area 'Bric' (Brasile, Russia, India e Cina).
● Il pericolo di un conflitto militare tra Israele, Stati uniti e Iran,
che raddoppierebbe il prezzo del petrolio in una notte.

Perché sarà peggio del 2008
A differenza del 2008, si è a corto di contromisure. Nel 2008 si
potevano ancora tagliare i tassi di interesse, mentre oggi già
rasentano i minimi storici. Inoltre le iniezioni di liquidità
attraverso QE (quantitative easing o alleggerimento quantitativo)
stanno diventando sempre meno efficaci perché il problema è di
solvibilità, non di liquidità.

Il fallimento del Summit europeo
Il vertice europeo di Bruxelles di fine giugno è stato un insuccesso
"poiché i rendimenti dei titoli di Spagna e Italia (lo spread) restano
alti" e probabilmente siamo alla vigilia di nuove crisi del debito.

Un sistema bancario avido e immorale
"I banchieri sono avidi. Lo sono stati per mille anni". Secondo Roubini
le banche agiscono in modo illegale ma le sanzioni non sono irrisorie
rispetto ai danni compiuti ("nel migliore dei casi vengono
schiaffeggiate con una multa"). "Se alcune persone finiscono in carcere
o qualcuno verrà impiccato per le strade, forse varrà da lezione per
qualcuno".

Correre ai ripari
Secondo il professore "siamo ormai a corto di conigli da tirare fuori
dal cappello". O i paesi europei trovano l'accordo su una forma di
mutualizzazione del debito (ma gli Eurobond sono sempre più una
chimera), o la Bce interviene monetizzando il debito, con licenza di
stampare monete, oppure vanno aumentate le elargizioni dei fondi
salvastato: "il fondo Efsf-Esm deve essere almeno quadruplicato; in
caso contrario si avrà una crisi più grande non tra sei mesi, ma nelle
prossime due settimane".

Catastrofismo o lungimiranza? Dipende dai punti di vista, in ogni caso,
quel che potrebbe avverarsi è il cosiddetto 'paradosso di Cassandra':
per chi prevede catastrofi, la condizione necessaria affinché la
previsione si avveri è che non venga creduto.

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