venerdì 24 agosto 2012

La Sicilia è un'Italia esagerata



Governare la Sicilia è un’impre¬sa epica, quasi impossibile. Ma l'isola può di¬ventare il laboratorio politico d’Italia...
Marcello Veneziani - Ven, 24/08/2012 - 15:22

Evviva, finalmente un galantuomo che non prende il pizzo, perché ce l’ha già solo sotto il mento.

Parlo di Nello Musumeci, candidato a guidare la Sicilia. Ottimo amministra¬tore di Catania, indenne da macchie in¬fami, grande oratore assai amato e vota¬to, la sua candidatura segna una svolta e non solo perché il centro-destra candi¬da per la prima volta un uomo di destra¬destra, ma anche perché rompe il vizio siculo di spostarsi a destra o a sinistra ma lasciando poi il governo a ex demo¬cristiani, da Orlando a Cuffaro e a Lom¬bardo ( quasi tutti i big siculi sono di mar¬ca dc).
Questa volta si prova cambiare, alme¬no al vertice. Musumeci avrà molti venti contrari, anche tra coloro che fingeran¬no d’appoggiarlo, oltre la rivalità di Paler¬mo. Con Musumeci, il centro-destra ha un conto in sospeso. Alle elezioni del 2006 Berlusconi non vinse per una manciata di voti. Mancarono all’appello proprio i voti di Musumeci che per il veto di Fini a candidarlo corse da solo con una sua li¬sta prendendo molti voti. Sarebbero ba¬stati per vincere.
Certo, governare la Sicilia è un’impre¬sa epica, quasi impossibile. La Sicilia è l’esagerazione dell’Italia. Tutto quel che si dice dell’Italia diventa eccessivo in Sici¬lia: vizi e virtù, fantasia e mafioseria, acu¬me e teatralità, solarità e ombrosità, splendore e degrado, bellezza e malgo¬verno, debiti e spesa pubblica. Per la stessa ragione la Sicilia può di¬ventare il laboratorio d’Italia. Provateci almeno, prima di richiamare per dispera¬zione gli arabi o i normanni e proporre che la Sicilia sia cassata...

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