lunedì 12 aprile 2010

"Torturare gli immigrati? E' legittima difesa"




La gentaglia attivista della Lega Nord
"Torturare gli immigrati? E' legittima difesa" Appello choc della Lega su Facebook


Tra gli iscritti anche Umberto Bossi, Renzo Bossi, Roberto Cota e Erminio Boso.


Nuova bufera in casa Lega. Come era già accaduto nella vicenda del gioco "rimbalza il clandestino" alcuni esponenti del Carroccio finiscono sotto accusa su Facebook. Tutta colpa del gruppo "Lega Nord Mirano" (paese in provincia di Venezia) che, con i suoi 400 amici, utilizza come immagine un appello choc: «Immigrati clandestini: torturali! E' legittima difesa».

Tra le adesioni eccellenti Umberto Bossi, suo figlio Renzo e il capogruppo alla Camera Roberto Cota. Il motto della pagina che sta suscitando forti polemiche è «Mollare? Mai». Ma a far discutere sono soprattutto le amicizie illustri. Alla pagina dei leghisti della sezione veneta, infatti, hanno aderito anche il leader del Carroccio Lega

Umberto Bossi, suo figlio Renzo, e parlamentari come Erminio Boso. Nei giorni scorsi il gioco sul social network "Rimbalza il Clandestino" aveva suscitato aspre discussioni, spingendo i responsabili di Facebook ad eliminarlo dopo pochi giorni. Ma sul social network in poche ore è nato un gruppo di risposta, che si chiama "Cancelliamo la pagina della Lega Nord di Mirano" e che in poche ore ha raggiunto centinaia di adesioni.

Il primo a denunciare il fatto è stato l'ex segretario del Pd Veltroni: «Stamattina aprendo Facebook ho visto un’e-mail inviatami da un’amica di Brescia: è la foto che la sezione di Mirano della Lega Nord usa come immagine di profilo. È un manifesto con il simbolo della Lega e sotto la scritta

"Immigrati clandestini, torturarli è legittima difesa"». «Io credo che questo sia inaccettabile - ha sottolineato Veltroni - È contrario ad ogni forma di civiltà, prima ancora che alla nostra storia e alla nostra tradizione di emigranti». L'ex numero uno dei democratici ha poi annunciato che chiederà al ministro degli Interni Maroni di «adoperarsi perchè venga immediatamente cancellato».

Commenta la notizia

Nessun commento:

Posta un commento