giovedì 3 marzo 2016

Omicidio stradale è legge, pene fino a 18 anni

 Ezia Ferrucci Approvato in via definitiva il disegno di legge che introduce il reato di omicidio stradale. Il provvedimento prevede particolari aggravanti per chi si dà alla fuga, guida senza patente o è privo di assicurazione. L’omicidio stradale è diventato un reato a sé. Finalmente. L’ultimo atto di un percorso ad ostacoli. Percorso iniziato quattro anni fa. E nel frattempo sono cambiati ministri che si sono succeduti negli ultimi quattro governi e commissioni parlamentari. Nell’ipotesi di base, quando la morte viene causata a seguito della violazione del codice della strada, la pena prevista resta quella attuale: da 2 a 7 anni. Ma, qualora si verificassero una o più aggravanti la pena salirebbe sensibilmente: chi uccide una persona in stato di ebbrezza grave (con un tasso alcolemico oltre 1,5 grammi per litro) o sotto effetto di droghe, rischierà da 8 a 12 anni di carcere. Qualora l’automobilista fosse trovato con un tasso alcolemico superiore a 0,8 g/l oppure avesse causato l’incidente mortale a seguito di una condotta sconsideratamente pericolosa (eccesso di velocità, guida contromano, infrazioni ai semafori, sorpassi e inversioni a rischio) sarà punito con la reclusione da 5 a 10 anni. Se a morire è più di una persona, il colpevole rischia fino a 18 anni di carcere. Commentano in una nota congiunta Associazioni “Lorenzo Guarnieri”, “ASAPS” e “Gabriele Borgogni”: “Mettiamo al bando i trionfi e ci limitiamo ad esprimere un più sobrio sentimento di viva soddisfazione per questa legge che rivoluziona totalmente il peso delle responsabilità a carico di quanti uccidono sulla strada dopo aver commesso alcune violazioni gravi, prime fra tutte gli abusi di alcol e droga. Finalmente si passa dalla certezza dell’impunità alla quasi certezza della sanzione penale, accompagnata da una revoca della patente che se non sarà ergastolo, sarà costituita comunque da un numero di anni (da 10 a 30) assolutamente dissuasivo“. Ora vedremo se l’inasprimento delle pene eviterà quantomeno i i casi di recidiva della pirateria stradale. Quel che è sicuro, come confermano le tre associazioni, è che ” l’omicidio stradale farà capire anche ai più distratti e distanti che chi causa incidenti in situazioni con elevato profilo di rischio pagherà il conto dovuto alla giustizia e che il reato di omicidio o lesioni da incidente stradale ha assunto una nuova dignità nel panorama della giustizia“.

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