mercoledì 17 agosto 2011

Chi ruba con la sinistra è mancino ma resta ladro



di Marcello Veneziani

• Si capisce se uno è ladro dal furto che compie e non dalla mano che usa per rubare: chi ruba con la sinistra sarà pure mancino ma resta ladro

C’è stato un periodo che incontra¬vo ogni giorno Pier Luigi Bersa¬ni. Uscivo di casa e sentivo la sua voce tuonare nella piazzetta accanto, quella vociona da compagno in calore da co¬mizio; poi due giorni dopo un altro co¬mizio alle spalle di casa, stesso tono so¬vietico- emiliano in maniche di cami¬cia, poi perfino in un piccolo teatro a fianco a casa mia, chiamato Teatro dei Comici,insieme a D’Alema: sembrava¬no Frassica e Ferrini ai tempi di Quelli della Notte.
Ho pensato che facesse comizi con¬dominiali e poi, con le maniche rimboc¬cate, lavasse pure le scale. O che faces¬se la raccolta differenziata, passando tre volte a settimana.
Poi lo trovavo a far la spesa, una volta alla cassa mi ha rubato pure la busta di plastica. E lo vedevo fermo per strada, ma dal capannello intorno a lui non riu¬scivo a ca¬pire se avesse uno stand e ven¬desse qualcosa, che so, piadine e salsic¬ce.
Ora che vorrei tanto vederlo,non l’in¬contro più. Vorrei vedere se ha il bracci¬no amputato, considerando che Penati era suo braccio destro. Vorrei sapere se usa lo stesso vocione contro Tedesco, Pronzato e i 101 indagati del Pd. Vorrei chiedergli se anche il suo partito rien¬tra nella categoria dei beneficiati a loro insaputa. Vorrei sapere se ha voglia an¬cora di far la morale agli altri, di pulire le case altrui e di far lo spiritoso con Crozza, perché non stiamo qui a petti¬nare le scimmie e a spazzolar cinghiali. E si capisce se uno è ladro dal furto che compie e non dalla mano che usa per rubare: chi ruba con la sinistra sarà pure mancino ma resta ladro.

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