giovedì 29 gennaio 2009


La Strage degli Innocenti - In difesa della vita, contro l'aborto 14.21
Fonte: difendilavita.alterv...


" Non far morire l'innocente e il giusto " (Es 23,7 L'aborto è l'omicidio volontario di una vita umana innocente. La vita è un dono sacro, di cui nessuno può farsi padrone. ...

mercoledì 28 gennaio 2009

Che vergogna. di MAURIZIO BRUGIATELLI

Libertà di stampa?L'Italia è al 40° posto, dopo Cile e Corea del Sud"Reporter Sans Frontières" www.rsf.fr Reporter sens frontière (Rsf) ha pubblicato la prima classifica mondiale della libertà di stampa e non sono mancate le sorprese. Innanzitutto va rilevato che, pluralismo e libertà nella diffusione delle notizie non sono una prerogativa dei paesi più ricchi e sviluppati. Basti pensare che il Costa Rica precede in classifica gli Stati Uniti e diverse nazioni europee. L'Italia, a causa dell'irrisolto conflitto di interessi del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, si piazza al quarantesimo posto, superata da paesi latinoamericani come Ecuador, Uruguay, Paraguay, Cile ed El Salvador, oltre che da Stati africani come Benin, Sudafrica e Namibia. La maglia nera dei peggiori del gruppo spetta a tre nazioni asiatiche: Corea del Nord, Cina e Myanmar. In fondo alla classifica figurano anche la maggior parte dei paesi arabi, a partire da Libia, Tunisia e Iraq, dove è semplicemente impensabile che un giornale o una testata radiotelevisiva possa criticare il capo dello Stato o l'operato del governo. R.s.f. assegna invece buoni voti ad alcune realtà africane come Benin, Sudafrica, Mali, Namibia e Senegal, tutte collocate nelle prime cinquanta posizioni e in condizione di vantare una reale libertà di stampa. I peggiori nell'Africa nera risultano essere Eritrea (132ma), Zimbawe (123mo), Guinea Equatoriale (117ma), Mauritania (115ma) e dal 109mo al 105mo posto, Liberia, Rwanda, Etiopia e Sudan. (Reporters sens frontiéres).Posizione Paese Note 1 Finlandia 0,50 - Islanda 0,50 - Norvegia 0,50 - Paesi Bassi 0,50 5 Canada 0,75 6 Irlanda 1,00 7 Germania 1,50 - Portogallo 1,50 - Suecia 1,50 10 Danimarca 3,00 11 Francia 3,25 12 Australia 3,50 - Belgio 3,50 14 Slovenia 4,00 15 Costa Rica 4,25 - Svizzera 4,25 17 Stati Uniti 4,75 18 Hong Kong 4,83 19 Grecia 5,00 20 Equador 5,50 21 Benin 6,00 - Inghilterra 6,00 - Uruguay 6,00 24 Cile 6,50 - Ungheria 6,50 26 Africa del Sud 7,50 - Austria 7,50 - Giappone 7,50 29 Spagna 7,75 - Polonia 7,75 31 Namibia 8,00 32 Paraguay 8,50 33 Croazia 8,75 - El Salvador 8,75 35 Taiwan 9,00 36 Mauricio 9,50 - Perú 9,50 38 Bulgaria 9,75 39 Corea del Sud 10,50 40 Italia 11,00

lunedì 26 gennaio 2009

Una voce che urla nel deserto
Ispirandomi,ma senza potermi paragonare a Giovanni il Battista,dico:"voce di uno che grida nel deserto".Io penso ed affermo:non e' la liberta' che ci fa veri,ma e' la verita' che ci fa liberi. "Siamo letteralmente invasi dai travisamenti e dalle menzogne: i cattolici in larga parte non se ne avvedono, quando addirittura non rifiutano di avvedersene. Se io vengo percosso sulla guancia destra, la perfezione evangelica mi propone di offrire la sinistra. Ma se si attenta alla verità, la stessa perfezione evangelica mi fa obbligo di adoperarmi a ristabilirla: perché, dove si estingue il rispetto della verità, comincia a precludersi per l'uomo ogni via di salvezza" (Card. G. Biffi).

sabato 24 gennaio 2009



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E’ l’accusa a un pensionato di Villafranca rinviato a giudizio per violenza sessuale su minore. Lui si dichiara innocente.
Come tutti mi auguro, che questo “increscioso” fatto non sia avvenuto nel mio paese, e che sia solo un grosso malinteso.
Ma non dobbiamo dimenticare che questi episodi delittuosi sono un susseguirsi ormai di routine in tutta l’Italia, quindi non dobbiamo sentirci immuni a questo tipo di cronaca ma, dobbiamo essere fortemente vigili sui nostri figli e nipoti.
Chiudo qui ogni tipo di considerazione moralistica e scandalistica perchè credo che basti solo il fatto per farci riflettere ed auspicarci che simili cose stiano lontani dai nostri cari.
Non per carenza di sensibilità, ma per dovere civico vorrei comunicare alla cittadinanza del mio paese che il “Dipartimento Donne” de la destra sta intraprendendo in tutta L’Italia una raccolta di firme, che possa sensibilizzare o obbligare questo governo a varare una legge che tuteli i nostri figli che sono il nostro
Futuro.
Inno Viva la DestraParole e Musica di Francesco Martire
Ogni popolo va fiero di servire una bandieraSiamo figli dell’Italia e serviamo il tricolorSiamo uniti nella destra dei valori e della gloriaDio, famiglia, patria e storia son le nostre verità
Dall’esempio degli eroi, dei titani del pensiero,perché un sogno si fa vero, da una idea di libertà,
nasce il partito la destra il mitoa cui giuriaamo la fedeltà SI! SI! SI!
È con la destra, che dell’Italia il bene lo si fa,E’ con la destra che si conquistan giustizia e libertà
Cari figli della patria nuovi giovani italianiDell’onor dei nostri padri non dormiamo sugli allorSiamo vigili a difesa di cultura e tradizioniSe si arrendon le nazioni la barbarie vincerà
Dalla forza di chi crede, in un mondo del domani,fatto con le proprie mani, con fatica ed onestà
nasce il partito la destra il mitola fiamma è il sole che splenderà SI! SI! SI!
Grande è la Destra! slancio ed orgoglio della sua gioventùGrande è la Destra! fidato appiglio di civiltà e virtù
Ave sacro suol d’italia! prima impero ed or nazioneIl partito è la legione che quel suol difenderàPer la Patria e per l’onore, batte il cuor del militanteSe il destino più esaltante è combattere e gioir
Nasce il partito la Destra il mitoChe alla vittoria ci guiderà SI! SI! SI!
W la Destra fonte d’impegno e di socialitàW la Destra perché difende la nostra identità

venerdì 23 gennaio 2009

L'amorale involuzione

La riflessione sui motivi che hanno provocato l'involuzione di A.N. ci conduce alla convinzione che il disegno particolaristico di Fini non va sostenuto, andava abbandonato, per lasciare posto a un progetto nuovo e più ardito.Il cammino che abbiamo intrapreso era ben definito fin dall'inizio.Tradurre in azione le nostre idee, interamente legittimate quando il popolo disporrà che noi siamo differenti o quando ci saranno delle tematiche da affrontare.Il nostro posto è il vivere con la gente e per nostra fortuna non per i palazzi del potere.Si perverrà anche li (con l'aiuto del popolo quando sarà sfiancato dal continuo blaterare inconcludente di politici più legati al loro scranno che alla loro gente), per tradurre in atto le nostre idee.Prima di un partito viene il popolo verso il quale abbiamo l'obbligo dare delle soluzioni, nel caso contrario non siamo e saremo mai dissimili dagli altri.Noi siamo la Destra un partito che porta in se l'orgoglio di legame alla propria terra ed al suo popolo, non a caso forse siamo gli unici che si pregiano dell'onore di chiamare la terra natia Patria e non Stato.L'involucro che trattiene tutti i questuanti di poltrone, quelli che non sanno dire altro "tu non sai chi sono io", si è dato il nome PDL.C'è da domandarsi se il PDL non assomigli più alla Santa Alleanza sancita a Troppau.Santa Alleanza che divenne strumento di oppressione pronto a soffocare sul nascere ogni proposta di libertà insorgente.Il primo giudizio di recente storiografia valuta il PDL un partito fazioso che regge il potere politico grazie al potere economico.Certo è che a prescindere dalle interpretazioni, l'azione politica del PDL è tutta rivolta a frenare i piccoli partiti che possano turbare l'azione del pensiero unico.Il nostro popolo non dovrebbe mai dimenticare che ne la Destra l'impostazione dominante della sua azione politica mira al riscatto dell'orgoglio e morale della sua italian
La forza delle cose

La nascita di un pur piccolo Movimento Politico, porta con se la forza delle cose.La necessità di uscire dagli angusti confini, dalle proprie particolaristiche trincee territoriali, conseguentemente all’uscita dal nostro partito storico, ha portato noi militanti pur avendo origine da realtà territoriali differenti a metterci insieme per poter armonizzare gli interessi individuali con quelli della cittadinanza.Con la consapevolezza di aver intrapreso una via anfrattuosa di gravoso percorso, non ci impedisce di intravedere l’obiettivo prefissato.La forza congiunta alla determinazione che ci sostiene ci porta a soverchiare quegli impedimenti che si contrappongono fra noi e il realizzare un sostanziale collegamento fra il cittadino e i governi locali.La sconfitta rende tutto più difficoltoso, ce ne rendiamo benissimo conto di trovarci in un contesto di inquietudine diffuso, ma non vorrei che i sorteggiati non si rendessero conto di aver vinto la guerra e persa la pace.La generale inquietudine ha creato quel simbionismo che porta ad una necessaria compattezza.La palpabile tensione sfuggente è riscontrabile da chiunque viva in questo spirito.Dovremmo tutti sgombrarci dai rancori mal controllati, cercando di essere più noi stessi che lasciarci guidare dalla grande ipocrisia diplomatica.